27 Aprile : Santa Zita da Lucca - Preghiere
Preghiera a Santa Zita
O modello di pazienza e di mansuetudine, gloriosa mia patrona Santa Zita, che adempiendo con fedeltà i vostri doveri di stato, giungeste ad una grande santità, volgete ve ne prego uno sguardo d'amore sopra di me vostro devoto.
Impetratemi la grazia di potervi imitare nella pratica della virtù, rendetemi pronto nell'obbedire, amante del lavoro, contento della mia condizione, costante nei buoni propositi, mansueto nelle contraddizioni, sottomesso ai miei superiori. Ispiratemi un amore fervente a Gesù ed a Maria, il disprezzo delle vanità del mondo, il coraggio e la prudenza per fuggire i pericoli, e fate che ricco di meriti venga un giorno a lodare Iddio con voi in Paradiso. Amen.
Preghiera a Santa Zita
Beatissima Santa Zita, fatta veramente secondo il cuore di Dio, a voi, che siete così propizia verso i vostri devoti, con ogni fiducia ricorro supplicandovi ad ottenermi, con la vostra potente intercessione, la bella grazia di condurre una vita fedele a Dio, e morire nel seno delle Sue Divine Misericordie.
Il vostro credito presso il Signore è senza misura; impegnatelo, ve ne prego, in mio favore, ed impetratemi tutto ciò che mi abbisogna.
Esaudite, o grande Santa, le mie suppliche, prendetemi sotto il vostro patrocinio e, infine, datemi la vostra santa benedizione. Così sia.
VITA DELLA SANTA
Santa Zita nasce nel 1218 a Lucca da una povera famiglia di Monsagrati. Poco sappiamo dei suoi primi anni. Dall’età di dodici anni fu al servizio della nobile famiglia dei Fatinelli a Lucca. Sempre contraddistinta da un forte senso del dovere, gioiosa ed umile di carattere, visse ammirevolmente gli ideali e le virtù cristiane, assorta nell’assidua contemplazione dei divini misteri. Seppe ben coniugare la sua austerità di vita con una forte carità verso il prossimo. Una leggenda narra come un’altra domestica dei Fatinelli, invidiosa dell’affetto ricevuto da Zita, avrebbe iniziato ad insinuare nella mente del capo famiglia il sospetto che ella rubasse in casa quanto donava ai poveri. Un giorno il padrone, incontrando Zita con il grembiule gonfio mentre si recava da una famiglia bisognosa, le avrebbe chiesto cosa portasse; nonostante questo fosse pieno di pane, Zita rispose che portava solo fiori, che caddero infatti sciogliendo il grembiule. Muore il 27 Aprile del 1278, raggiungendo così lo Sposo celeste.