2 Maggio: Santi Espero e Zoe (marito e moglie) Ciriaco e Teodulo (figli)
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Il ‘Martirologio Romano’, i Sinassari bizantini e gli ‘Acta Sanctorum’ celebrano al 2 maggio i quattro componenti di una unica famiglia, tutti martiri.
Espero e Zoe marito e moglie, Ciriaco e Teodulo loro figli; al tempo dell’Imperatore Adriano (117-138) erano cristiani di Attalia (odierna Adalia) in Panfilia, che insieme alla Cilicia formava dal 43 d. C. una provincia romana dell’Asia Minore.
Essi erano originari italiani e di condizione servile, acquistati da un ricco abitante di Attalia di nome Catlo o Catolo. I due giovani Ciriaco e Teodulo stanchi di servire un padrone pagano, decisero di rivelare al loro padrone di appartenere alla religione cristiana e nell’occasione della nascita di un figlio di Catlo, rifiutarono insieme ai loro genitori Zoe ed Espero, vino e cibo a loro dati, perché temevano che fossero stati offerti prima alla dea Fortuna, molto onorata in quella casa.
Questo rifiuto fece irritare il loro padrone il quale li fece torturare tutti e quattro, facendoli poi morire di sua autorità in una fornace.
Altro non si sa di questi quattro martiri, servi nella vita terrena, ma splendenti di gloria celeste per il loro martirio, subìto per affermare in quel tempo pagano, i principi cristiani, ancor più perché erano uniti da stretta parentela.
A Costantinopoli venivano solennemente festeggiati nelle due chiese a loro dedicate.