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Pubblicato da La gioia della preghiera

Gaspar de Crayer - Santo Domingo de Guzmán

Gaspar de Crayer - Santo Domingo de Guzmán

Preghiera a San Domenico de Guzmán

 

Luce della Chiesa,
Dottore di verità,
Rosa di pazienza,
Avorio di castità,
gratuitamente
hai effuso
l’acqua della sapienza:
predicatore della grazia,
ricongiungi anche noi
tra i beati del cielo.
 
Prega per noi, Santo padre Domenico.
E saremo degni delle promesse di Cristo.
 


Preghiamo


Ti supplichiamo Dio onnipotente, per intercessione di San Domenico nostro Padre,   di sollevarci dal peso dei nostri peccati. Per Cristo nostro Signore. Amen

 

. . . . . . . . . . . . . . .  .

 

PIE PATER

 

O dolce Padre Domenico,
non dimenticare la tua opera e intercedi presso
il Giudice supremo
a favore della tua famiglia che vive la povertà evangelica
 
Gloria al Padre...
 
Prega per noi, Santo Padre Domenico.
perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
 
Preghiamo
O Dio che hai fatto risplendere la tua chiesa con le opere e la predicazione di san Domenico nostro Padre,  dona ai suoi figli di crescere nell’umile servizio della verità.
Per Cristo nostro Signore.  Amen

 

. . . . . . . . . . . . . . . .

 

O SPEM MIRAM

 

O meravigliosa speranza, che tu hai donato a coloro che piangono nell’ora della morte e ai tuoi fratelli per il futuro dopo la morte.


  
• Adempi, o Padre,
quanto promettesti,
aiutandoci con le preghiere.

(TP. Alleluja)

Tu che risplendesti per tanti miracoli compiuti
a favore degli infermi, rafforza la nostra debolezza, offrendoci l’aiuto di Cristo.
 
 • Adempi, o Padre,
quanto promettesti,
aiutandoci con le preghiere.

(TP. Alleluja)
 

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
 
• Adempi, o Padre,
quanto promettesti,
aiutandoci con le preghiere.

(TP. Alleluja)
 
 Prega per noi, Santo Padre Domenico.
 E saremo degni delle promesse di Cristo.

 

Preghiamo


O Dio che hai fatto risplendere la tua chiesa con le opere e la predicazione di san Domenico nostro Padre,  dona ai suoi figli di crescere nell’umile servizio della verità. Per Cristo nostro Signore.  Amen

 

. . . . . . . . . . . . . . . .

 

LUMEN ECCLESIAE

 

Luce della Chiesa,
Dottore di verità,
Rosa di pazienza,
Avorio di castità,
gratuitamente
hai effuso
l’acqua della sapienza:
predicatore della grazia,
ricongiungi anche noi
tra i beati del cielo.
 
Prega per noi, Santo padre Domenico.
 
E saremo degni delle promesse di Cristo.
 
Preghiamo
Ti supplichiamo Dio onnipotente, per inter-cessione di San Dome-nico nostro Padre,  di sollevarci dal peso dei nostri peccati.
Per Cristo nostro Signore.
  
 Amen
   

. . . . . . . . . . . . . . . .

 

PREGHIERA DEL BEATO GIORDANO

 

Santissimo Sacerdote di Dio, glorioso confessore e predicatore esimio, Beatissimo Padre Domenico: su di te, più che su tutti i tuoi contemporanei, si è posata l'amorevole compiacenza del Signore, e noi ora siamo molto lieti di avere presso Dio un avvocato così celebre per la vita, l'insegnamento e i miracoli.

A te, che venero e amo più di tutti i Santi ed eletti di Dio, io ora rivolgo il mio grido accorato da questa valle di lacrime. Ti prego, vieni in mio aiuto, piissimo; vieni in aiuto, clementissimo, a questa mia anima di peccatore, priva di ogni virtù e di grazia, avvolta da innumerevoli vizi e macchiata dal peccato. Soccorri la mia anima, così meschina e infelice, beato e benedetto uomo di Dio: tu, che hai avuto la tua ricolma di tali e tante benedizioni e grazie divine da essere innalzato agli splendori dell'eterno riposo, della sede della pace, della gloria del cielo; e che con l'esempio della tua vita mirabile hai indotto moltissime altre anime alla tua stessa beatitudine: le hai sollecitate con le tue dolci esortazioni, le hai istruite con la tua soave dottrina, le hai spinte con la tua infuocata predicazione.

Soccorri la mia anima, Domenico benedetto; e nel tuo paterno affetto ascolta le sue accorate richieste. Cercando in te il suo rifugio, essa, povera e mendica, s'inchina ai tuoi piedi. Con tutta l'umiltà di cui è capace, essa cerca di presentarsi a te implorando; a te, agonizzante qual è, cerca di rivolgere le sue suppliche, affinché tu con la potenza dei tuoi meriti e l'efficacia delle tue buone preghiere, le dia vita e salvezza e la ricolmi abbondantemente della tua benedizione. Lo so, sono certo, che tu puoi farlo; ho fiducia che nel tuo grande amore tu vorrai farlo. Spero che, per l'intima familiarità che ti ha sempre unito a Gesù, da te sempre amato sopra ogni cosa, Egli non te lo negherà e che otterrai da Lui, tuo Signore e amico, tutto ciò che vorrai. Che cosa potrebbe infatti negare a te, suo diletto, un tale amico? 

Infatti, ancor nel fiore della gioventù tu hai donato la tua verginità all'affascinante sposo, al castissimo amante dei vergini; e a Lui hai consacrato la tua anima ancora avvolta nel candore battesimale e impreziosita dello Spirito Santo; a Lui hai donato il tuo corpo come un'ostia viva e santa, gradita a Dio. Tu, temprato dall'opera della grazia, ti sei votato totalmente al servizio di Dio e, fin dall'adolescenza, educato nella disciplina della tua Regola, hai disposto il tuo cuore verso mete sempre più alte, così che crescendo ogni giorno di virtù in virtù, hai fatto costanti progressi dal bene al meglio.

Tu, infine, entrando nel cammino della perfezione, hai abbandonato ogni cosa per seguire, povero come Lui, il Cristo, preferendo accumulare tesori nel cielo. Ma con ancor più forza hai rinunciato a te stesso, hai portato virilmente la tua croce, e ti sei sforzato di seguire la strada della nostra sola vera guida, il Redentore.

Infiammato dall'amore di Dio e da ardore soprannaturale, per la sovrabbondanza della tua carità, in uno slancio immenso di generosità hai speso tutto te stesso per la povertà perpetua, per la vita apostolica e la predicazione evangelica. E per questa grandissima opera, assecondando l'ispirazione divina, hai istituito l'Ordine dei Frati Predicatori.

Con i tuoi meriti e con i tuoi esempi gloriosi hai fatto rifulgere la Santa Chiesa su tutta la terra; liberato da questa prigione che è il corpo mortale, sei entrato a far parte della corte celeste; e ora rivestito ancora della stola battesimale siedi vicino al Signore come nostro avvocato.

Vieni dunque in mio aiuto, te ne prego! E anche in aiuto di tutti quelli che mi sono cari. Tu che hai desiderato così ardentemente la salvezza degli uomini, vieni in aiuto al clero e al popolo cristiano. Dopo la Beatissima Vergine, nostra Regina, tu sei la mia dolce speranza e il mio conforto; sei il mio unico rifugio. Vieni dunque amorevolmente in mio aiuto, perché a te solo io ricorro, in te solo confido, a te solo oso avvicinarmi. Eccomi ai tuoi piedi, ti supplico e ti invoco come mio protettore; ti scongiuro e mi affido a te con fiducia. Accoglimi dunque con bontà, custodiscimi, proteggimi, aiutami e fammi recuperare la grazia di Dio che tanto desidero, fammi ritrovare la sua misericordia; fa' che io possa meritare di ottenere quanto mi è necessario per la vita presente e per la salvezza eterna.

San Domenico, mio ottimo maestro, mia guida gloriosa e padre affettuoso, ti prego, fa' che sia così! Assistimi, te ne scongiuro, in tutti i miei bisogni; sii per noi veramente un Domenico, cioè un solerte custode del gregge del Signore. Custodisci, guida, correggi sempre noi che a te ci siamo affidati; e, una volta emendati, raccomandaci e presentaci con gioia, dopo questa vita terrena, al Signore benedetto da te tanto amato, al figlio dell'Altissimo, Gesù Cristo nostro Salvatore. A Lui solo spettano, assieme alla gloriosa Vergine Maria e a tutta la schiera dei beati, onore, lode e gloria nei secoli dei secoli, per l'eternità. Amen.

 

. . . . . . . . . . . . . . . .

 

LITANIE DI SAN DOMENICO


 
Signore, abbi pietà di noi
Cristo Gesù, abbi pietà di noi
Signore, abbi pietà di noi
Cristo Gesù, ascoltaci
Cristo Gesù, esaudiscici
 
Padre celeste, che sei Dio, abbi pietà di noi
Figlio Redentore del mondo, che sei Dio, abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio, abbi pietà di noi
Santa Trinità, che sei un solo Dio, abbi pietà di noi
 
Santa Maria, prega per noi
Santa Maria Madre di Dio,
Santa Vergine delle Vergini,
 
S. Domenico, luce della Chiesa, prega per noi
S. Domenico, astro splendente sul tuo secolo,
S. Domenico, sale della terra,
S. Domenico, predicatore di grazia,
S. Domenico, annunciatore del Vangelo,
S. Domenico, stella fulgida nel tempio di Dio,
S. Domenico, miracolo di pazienza,
S. Domenico, splendore di castità,
S. Domenico, fuoco d'amore,
S. Domenico, modello di mortificazione,
S. Domenico, dottore di verità,
S. Domenico, ardente di zelo per la salvezza delle anime,
S. Domenico, assetato del martirio,
S. Domenico, formatore di coscienze,
S. Domenico, vero operaio apostolico,
S. Domenico, uomo di spirito ecumenico,
S. Domenico, povero di beni terreni,
S. Domenico, ricco di vita interiore,
S. Domenico, araldo di Dio,
S. Domenico, fiore rigoglioso nel giardino della Chiesa,
S. Domenico, rivestito di stola regale,
S. Domenico, Padre e guida dei Frati Predicatori,
S. Domenico, iniziatore del Santo Rosario,
S. Domenico, che risplendi nel coro dei vergini,
S. Domenico, partecipe della gloria dei Beati,
S. Domenico, che ci accoglierai in cielo nell'ora della nostra morte,
 
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, Signore,
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, Signore,
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
 

BENEDIZIONE


Per intercessione del Beato Domenico, nostro Padre e Protettore,
vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio, Spirito Santo. Amen.
 

V. Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

 

VITA DEL SANTO

Domenico nacque nel 1170 a Caleruega, un villaggio montano della Vecchia Castiglia (Spagna) da Felice di Guzmán e da Giovanna d'Aza.

A 15 anni passò a Palencia per frequentare i corsi regolari (arti liberali e teologia) nelle celebri scuole di quella città. Qui viene a contatto con le miserie causate dalle continue guerre e dalla carestia: molta gente muore di fame e nessuno si muove! Allora vende le suppellettili della propria stanza e le preziose pergamene per costituire un fondo per i poveri. A chi gli esprime stupore per quel gesto risponde: "Come posso studiare su pelli morte, mentre tanti miei fratelli muoiono di fame?"

Terminati gli studi, a 24 anni, il giovane, assecondando la chiamata del Signore, entra tra i "canonici regolari" della cattedrale di Osma, dove viene consacrato sacerdote. Nel 1203 Diego, vescovo di Osma, dovendo compiere una delicata missione diplomatica in Danimarca per incarico di Alfonso VIII, re di Castiglia, si sceglie come compagno Domenico, dal quale non si separerà più.

Il contatto vivo con le popolazioni della Francia meridionale in balìa degli eretici catari, e l'entusiasmo delle cristianità nordiche per le grandi imprese missionarie verso l'Est, costituiscono per Diego e Domenico una rivelazione: anch'essi saranno missionari. Di ritorno da un secondo viaggio in Danimarca scendono a Roma (1206) e chiedono al papa di potersi dedicare all'evangelizzazione dei pagani.

Ma Innocenzo III orienta il loro zelo missionario verso quella predicazione nell'Albigese (Francia) da lui ardentemente e autorevolmente promossa fin dal 1203. Domenico accetta la nuova consegna e rimarrà eroicamente sulla breccia anche quando si dissolverà la Legazione pontificia, e l'improvvisa morte di Diego (30 dicembre 1207) lo lascerà solo. Pubblici e logoranti dibattiti, colloqui personali, trattative, predicazione, opera di persuasione, preghiera e penitenza occupano questi anni di intensa attività; cosi fino al 1215 quando Folco, vescovo di Tolosa, che nel 1206 gli aveva concesso S. Maria di Prouille per raccogliere le donne che abbandonavano l'eresia e per farne un centro della predicazione, lo nomina predicatore della sua diocesi.

Intanto alcuni amici si stringono attorno a Domenico che sta maturando un ardito piano: dare alla Predicazione forma stabile e organizzata. Insieme a Folco si reca nell'ottobre del 1215 a Roma per partecipare al Concilio Lateranense IV e anche per sottoporre il suo progetto a Innocenzo III che lo approva. L'anno successivo, il 22 dicembre, Onorio III darà l'approvazione ufficiale e definitiva. E il suo Ordine si chiamerà "Ordine dei Predicatori".

Il 15 agosto 1217 il santo Fondatore dissemina i suoi figli in Europa, inviandoli soprattutto a Parigi e a Bologna, principali centri universitari del tempo. Poi con un'attività meravigliosa e sorprendente prodiga tutte le energie alla diffusione della sua opera. Nel 1220 e nel 1221 presiede in Bologna ai primi due Capitoli Generali destinati a redigere la "magna carta" e a precisare gli elementi fondamentali dell'Ordine: predicazione, studio, povertà mendicante, vita comune, legislazione, distribuzione geografica, spedizioni missionarie.

Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amatissimo convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l'aveva. Gregorio IX, a lui legato da una profonda amicizia, lo canonizzerà il 3 luglio 1234. Il suo corpo dal 5 giugno 1267 è custodito in una preziosa Arca marmorea. I numerosi miracoli e le continue grazie ottenute per l'intercessione del Santo fanno accorrere al suo sepolcro fedeli da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre il popolo bolognese lo proclama "Patrono e Difensore perpetuo della città;".

La fisionomia spirituale di S. Domenico è inconfondibile; egli stesso negli anni duri dell'apostolato albigese si era definito: "umile ministro della predicazione". Dalle lunghe notti passate in chiesa accanto all'altare e da una tenerissima devozione verso Maria, aveva conosciuto la misericordia di Dio e "a quale prezzo siamo stati redenti", per questo cercherà di testimoniare l'amore di Dio dinanzi ai fratelli. Egli fonda un Ordine che ha come scopo la salvezza delle anime mediante la predicazione che scaturisce dalla contemplazione: contemplata aliis tradere sarà la felice formula con cui s.Tommaso d'Aquino esprimerà l'ispirazione di s. Domenico e l'anima dell'Ordine. Per questo nell'Ordine da lui fondato hanno una grande importanza lo studio, la vita liturgica, la vita comune, la povertà evangelica.

Ardito, prudente, risoluto e rispettoso verso l'altrui giudizio, geniale sulle iniziative e obbediente alle direttive della Chiesa, Domenico è l'apostolo che non conosce compromessi né irrigidimenti: "tenero come una mamma, forte come un diamante", lo ha definito Lacordaire.

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