3 Agosto : Sant'Aspreno di Napoli, invocato per l'emicrania - Preghiere e vita
Preghiera a Sant'Aspreno di Napoli
Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.
Amen.
O Signore, che costituisti Sant'Aspreno maestro e custode del tuo gregge, concedi che per i suoi meriti e per la sua intercessione, possiamo essere istruiti nella fede e guidati sulla via della salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Amen.
Sant'Aspreno, prega per noi.
Fu il primo patrono di Napoli. Venerato come secondo patrono della città. È particolarmente invocato per curare l'emicrania.
VITA DEL SANTO
Anche se la sua figura è stata nel tempo offuscata da quella di San Gennaro , giova ricordare che Aspreno fu il primo Vescovo di Napoli; di lui si sa che nacque alla fine del I secolo, quando il suo nome era molto in uso nella zona. Nel Calendario Marmoreo di Napoli, si attesta l'esistenza di Aspreno, al tempo degli imperatori Traiano ed Adriano, quindi a cavallo tra il I e il II secolo, questi antichi documenti fissano in ventitre anni, la durata del suo episcopato.
Della sua vita non si sa molto di certo, ma una tradizione narra che San Pietro, di ritorno da Antiochia e in viaggio per Roma, si fermò nelle zone di Napoli, dove incontrò Candida la Vecchia, una donna ammalata che chiese a Pietro la guarigione in cambio della sua conversione. Candida venne guarita ed invitò Pietro e la sua comitiva a guarire un suo amico di nome Aspreno, da tempo ammalato; Pietro guarì anche lui, che si volle quindi convertire al Cristianesimo. Aspreno viene catechizzato e quindi battezzato; diventa subito discepolo di Pietro, che prima di lasciare Napoli, lo nomina primo Vescovo della città. Aspreno fece costruire l'oratorio di Santa Maria del Principio, su cui più tardi sorgerà la Basilica di S. Restituta e fondò la Chiesa di San Pietro ad Aram, dove ancora oggi è custodito l'altare dove l'Apostolo celebrò il Sacrificio. Il Vescovo morì ricco di meriti e gli si attribuirono molti segni miracolosi; il suo sepolcro fu posto nell'oratorio di Santa Maria del Principio, anche se alcuni studi più recenti dicono che fu posto nelle catacombe di San Gennaro, nella cui Basilica superiore vi erano conservate le immagini dei primi 14 Vescovi napoletani.
Nel IX secolo il Vescovo Giovanni lo scriba fece trasportare i loro resti nella Basilica Stefania, dedicando ad ognuno di loro, una tumulazione con immagine annessa; S. Aspreno fu posto sotto l'altare della Cappella a lui dedicata. Dopo San Gennaro, Sant'Aspreno è il secondo dei 47 Santi protettori di Napoli, i cui busti d'argento sono custoditi nella cappella del tesoro di San Gennaro nel Duomo; lì vi sarebbe conservato anche il bastone con cui San Pietro lo guarì. Nella città, in epoche diverse, gli furono dedicate due Chiese e una Cappella, che si trova all'interno della Basilica di S. Restituta.
Viene invocato spesso contro l'emicrania e la sua festa liturgica viene ricordata nel Martirologio Romano e nel Calendario Marmoreo, che la pongono entrambi al 3 Agosto. (fonte:santiebeati.it).