27 Agosto: Santa Monica - Preghiere e vita
Ieri si è conclusa la novena a Santa Monica
Preghiera a Santa Monica
di una mamma per un figlio sviato
O Dio, che donaste alle lacrime di Santa Monica la conversione di suo figlio Agostino per modo che da vostro nemico che egli era divenne uno dei luminari della vostra Chiesa, guardate le mie lacrime ed esaudite le preghiere d'una madre desolata.
Il dolore di vedervi oltraggiato dal figlio che mi deste per farne un Santo è la prova più terribile a cui possa andar soggetta in questa vita. Mio Dio, se ciò è causa dei miei peccati, punitemi in altra maniera, ma fate che mio figlio cessi di oltraggiarvi. Deh! perdonate a lui e perdonate a me, o Signore affinché ambedue godiamo la bella sorte di lodarvi e benedirvi in eterno.
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Preghiera a Santa Monica
Moglie e madre dalle virtù evangeliche inenarrabili, cui il Buon Dio ha concesso la Grazia, per mezzo della sua fede incrollabile davanti ogni tribolazione ed alla sua costante preghiera fiduciosa, di vedere convertito suo marito Patrizio e suo figlio Agostino, accompagni e guidi noi, spose e madri nel nostro arduo cammino verso la santità. Santa Monica, tu che hai raggiunto le vette dell'Altissimo , dall'alto veglia e intercedi per noi che annaspiamo nella polvere tra mille e mille difficoltà. A te affidiamo i nostri figli, fa di loro una bella copia del tuo Agostino e donaci la gioia di vivere con loro momenti di spiritualità intensa quale voi viveste ad Ostia, per essere insieme dove voi siete. Raccogli ogni nostra lacrima, annaffia il legno della Croce del nostro Gesù affinché da esso possa sgorgare abbondanti grazie celesti e d eterne! Santa Monica prega e intercedi per tutti noi. Amen!
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Preghiera a Santa Monica per il/la proprio/a Figlio/a
sotto il peso del mio fardello mi rivolgo a te, cara Santa Monica, e richiedo la tua assistenza e la tua intercessione.
Dal cielo, ti supplico di pregare davanti al Trono dell’Altissimo per il bene di mio figlio [Nome], che si è allontanato dalla fede e da tutto quello che abbiamo cercato di insegnargli.
So, cara Monica, che i nostri figli non appartengono a noi ma a Dio, e che Dio spesso permette questo errare come parte del percorso che porta a Lui.
Anche tuo figlio Agostino ha errato; alla fine ha trovato la fede e ha creduto, diventando un vero maestro.
Aiutami, quindi, ad avere pazienza, e a credere che tutte le cose – anche questo allontanamento dalla fede – alla fine lavoreranno per i Suoi buoni scopi.
Per il bene dell’anima di mio figlio, prego per comprendere e confidare in questo.
Santa Monica, ti prego di insegnarmi a persistere nella preghiera pia come hai fatto tu per il bene di tuo figlio.
Ispirami a comportarmi in modi che non allontanino ulteriormente mio figlio da Cristo, e attira [Nome] gentilmente verso la sua luce meravigliosa.
Ti prego di insegnarmi quello che sai su questo doloroso mistero di separazione, e su come si riconcilia nel riorientamento dei nostri figli verso il cielo.
O Santa Monica, che hai tanto amato Cristo e la sua Chiesa, prega per me e per mio figlio [Nome], perché possiamo conquistare il cielo e unirci lì a te offrendo costanti e grate lodi a Dio. Amen.
VITA DELLA SANTA
S. Monica, sempre grandemente venerata dalla Chiesa e posta a modello delle madri cristiane, nacque a Tagaste, in Africa nel 331, da famiglia cristiana, nella quale fin dall'infanzia imparò a conoscere e ad amare Iddio. Ebbe anch'essa, come tutti i fanciulli, certi difetti propri dell'età giovanile, come la golosità, che si manifestava in lei con una spiccata tendenza verso il vino, ma ammonita in tempo dai parenti e aiutata dalla grazia ben presto si corresse. Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore.
Per questo ella mantenne sempre una condotta irreprensibile, soffrendo pazientemente senza permettersi mai alcun rimprovero. Tanti sacrifici nascosti agli occhi degli uomini, ma manifesti a Dio, Padre di tutti gli uomini, non potevano non essere esauditi e ripagati. Ed ecco che Monica ebbe la consolazione di vedere il marito, un anno prima della sua morte, abbracciare la fede cattolica, rinunziando ai suoi vizi e passando nella pratica delle virtù il rimanente della vita. Intanto ella era divenuta madre di tre figli: Agostino, Novigio e una figlia, di cui ignoriamo il nome. Le cure che la santa madre profuse per la buona educazione dei figli furono certamente grandi; pur tuttavia, Agostino, attirato più dagli amici che lo invitavano al male che dalle raccomandazioni materne, deviò, ponendo così a durissima prova la virtù della sua povera mamma. Ella infatti vedendo il figlio adescato dall'errore e dal vizio, non faceva che elevare al cielo fervorose preghiere, unite a calde lacrime, per impetrarne la conversione. Le sue abbondanti lacrime e fervorose preghiere ottennero la conversione del figlio.
Nel 375 Agostino si trasferì a Cartagine per insegnarvi eloquenza. Nel 383 si imbarcò nottetempo per Roma dove, dopo aver superato una lunga malattia, cominciò ad insegnare eloquenza e retorica. Finché ottenne un posto, tramite il prefetto di Roma Simmaco, a Milano. A Milano, venne raggiunto dalla mamma, la quale, non considerando le fatiche del viaggio ma solo il bene del figlio, era partita, sola, alla ricerca di lui. Quivi finalmente sarebbero stati appagati i suoi desideri ed esaudite le sue suppliche. Infatti unitasi nel suo apostolato col grande arcivescovo S. Ambrogio che la incoraggiava dicendole: « Non puó andar perduto un figlio di tante lacrime », riuscì con la grazia di Dio a trarre alla fede cattolica Agostino alla fine del 386, che l'anno seguente, ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio nella Pasqua del 387 e cominciò una vita santa e feconda di apostolato.
Ringraziato Iddio per tanto favore, Monica e Agostino decisero di prendere la via del ritorno; ma la pia madre, che ormai aveva compiuta la sua missione su questa terra, ad Ostia si ammalò gravemente ed in pochi giorni, felice per la conversione del figlio ottenuta, rese la bell'anima a Dio. Era il 27 agosto dello stesso anno 387.