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Pubblicato da La gioia della preghiera

5 Luglio : Sant'Antonio Maria Zaccaria - Preghiere, triduo e vita

 

Preghiera a Sant'Antonio Maria Zaccaria

Con approvazione ecclesiastica 


Sant' Antonio Maria Zaccaria, tu che hai curato i poveri e gli ammalati 
e hai consacrato la tua vita alla salute delle anime,
 ascolta la mia umile e fiduciosa preghiera. 
Continua la tua opera di medico e di sacerdote, 
ottenendomi da Dio la guarigione dalle infermità fisiche e morali, 
così che, libero da ogni colpa e da ogni male, 
io possa amare il Signore nella gioia, compiere con fedeltà i miei doveri,
 lavorare generosamente per il bene dei fratelli 
e per la mia santificazione. 
Così sia. 

 

. . . . . . . . . . . . . . . 

 

Triduo al santo


I. Pietosissimo Iddio, creatore e conservatore del mondo e Signore della vita e della morte di tutti gli uomini, ascoltate la nostra umile e confidente preghiera; e per la mediazione del Santo vostro servo Antonio Maria, degnatevi di liberarci prontamente da ogni male spirituale e temporale.


Pater, Ave, Gloria.


 
II. Amorosissimo Iddio, autore della pace e di ogni consolazione, esaudite le nostre divote brame; e compiacetevi, per l'intercessione del Santo vostro servo Antonio Maria, consolarci benignamente nelle nostre angustie e nei nostri dolori.


Pater, Ave, Gloria.


 
III. Liberalissimo Iddio, datore di tutti i beni e dispensatore di tutte le grazie, accogliete propizio i fervidi nostri voti; e vogliate, per i meriti del Santo vostro servo Antonio Maria, difenderci da ogni minaccia e pericolo, ed aiutarci opportunamente in ogni nostro bisogno.


Pater, Ave, Gloria.
 


(Queste orazioni possono essere recitate anche come triduo o novena)

 

 

 

VITA DEL SANTO 

 

Sant’Antonio Maria Zaccaria è considerato uno dei grandi riformatori della Chiesa. Nato a Cremona nel dicembre del 1502, trascorse l’infanzia fra le cure della madre rimasta precocemente vedova. Sebbene di ricca famiglia, mostrò sin da adolescente un singolare spirito di distacco dai beni materiali, rinunciando alla sua eredità prima di recarsi a Padova per gli studi universitari in medicina. Nel 1524, raggiunti i titoli accademici che gli garantivano una brillante carriera e professione, “si diede a vita spirituale” e mentre attendeva alla preparazione che lo avrebbe condotto ad assumere gli ordini sacri, esplicò un’intensa opera catechetica e caritativa nella sua città. Successivamente fondò un cenacolo di riforma detto dell’Amicizia, con sede nella chiesetta di S. Vitale, nel quale convenivano i cittadini che avevano a cuore il rinnovamento della vita familiare e sociale. Il 20 febbraio del 1529 è ordinato sacerdote, e già l’anno successivo si trasferisce a Milano dove incontrò i primi compagni dei futuri istituti. ll 18 febbraio del 1533 fu approvato da Clemente VII l’ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, detti Barnabiti, dediti alla predicazione ispirata all’insegnamento e all’esempio dell’Apostolo, alla promozione della pratica liturgica e sacramentale, particolarmente dell’eucarestia, e alla guida spirituale delle anime. Antonio Maria affiancò a essi, l’ordine femminile che prese nome di Angeliche, che nacque ufficialmente nel 1535, ed infine promosse un ramo laicale formato per lo più da coniugi intenti a coltivare sia la vita interiore sia la dedizione apostolica.
I tre rami della famiglia zaccariana collaborano tuttoggi alla promozione del rinnovamento dello spirito nelle terre in cui operano, secondo l’insegnamento del Fondatore e dell’Apostolo. 
A seguito della sua incessante opera di evangelizzazione, si spense tra le braccia della piissima madre a Cremona il 5 luglio del 1539. Le sue spoglie mortali furono prima tumulate nella chiesa di S. Paolo Converso a Milano ed inseguito, nel 1899, accolte nella cripta della chiesa di S. Barnaba, collocata sotto l’altare maggiore. Il 27 maggio del 1897 fu proclamato santo dal Papa Leone XIII. Antonio Maria incitava i suoi discepoli a “correre come matti” non solo verso Dio nella ricerca della perfezione e della santità, ma anche verso il prossimo, nell’esercizio dell’azione pastorale finalizzata al rinnovamento delle coscienze e della pratica cristiana.
Erede ed imitatore di santi grandi, scrisse una pagina memorabile nella storia della Chiesa che, di lì a poco, si sarebbe riunita in Concilio a Trento (1545-1563) per gettare le basi della riforma dell’intera cristianità.

 

«Togli via ogni cosa, così che tu abbia Dio, che è ogni cosa. 
Va libero a Dio e non ti attaccare a cosa alcuna»          
                            

 

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