3 Maggio: San Giovenale vescovo - Preghiera, inno e vita
Preghiera a San Giovenale
Con approvazione ecclesiastica
San Giovenale, tu, primo Vescovo di
Narni, mosso dallo Spirito Santo, sei
venuto dalla lontana terra d’Africa e hai
percorso le strade della nostra città
annunciando il Vangelo della Vita,
convertendo i peccatori, testimoniando
la misericordia di Dio Padre buono.
Intercedi per la nostra Città di Narni e
Fa che tutti noi, guardando la fede dei
nostri padri, sappiamo ritrovare ogni
giorno la strada del bene e cercare la
verità che ci fa liberi di amare anche i
nostri nemici e così costruire oggi nel
nostro ambiente la pace e la gioia vera.
In Cristo Gesù nostro Signore.
Amen
Inno a San Giovenale
composto da don Roberto Chieruzzi e armonizzato da don Mario Venturi
A te Patrono amabile,
o Giovenale Santo,
vescovo nostro e martire
leviam la prece e il canto
Rit.: Benigno guardaci, dal ciel tua sede, in pace serbaci,
nutri la fede.
Su Narni vigila, sui figli tuoi,
San Giovenale, prega per noi! (2 volte)
A te che il Re dei secoli
scelse pastore e guida
chiediamo grazia, aiutaci,
la patria a te si affida. Rit.
O nostro amato Vescovo
che fosti padre a noi,
verso gli eterni pascoli
guida gli agnelli tuoi. Rit.
Di Cristo invitto martire
splendor della tua Chiesa,
di verità sii vindice,
contro ogni error, difesa. Rit.
Padre, maestro, apostolo,
in carità conservaci,
tipo del Buon Pastore,
ci scrivi nel tuo cuore. Rit.
VITA DEL SANTO
Giovenale era un giovane medico originario di Cartagine, venuto a Roma durante il pontificato di papa Damaso I e da lui mandato a Narni nel 368 come Vescovo per confermare nella fede quella comunità cristiana già evangelizzata dai vescovi Terenziano, Feliciano e Valentino. Egli fu il primo Vescovo della Chiesa di Narni per cui ne è considerato anche Fondatore nonché Gubernator et Defensor Civitatis. La sua memoria è ricordata sin dai più antichi martirologi che lo commemorarono come Vescovo e confessore. San Gregorio Magno nei “Dialoghi” e nelle “Omelie” ricorda Giovenale, Vescovo di Narni con il titolo di Martire. Alla sua vita santa ed alla sua missione dopo la morte sono legati numerosi miracoli tanto che per breve tempo, alla fine del IX secolo, le sue spoglie furono trafugate e portate a Lucca.
Una tradizione cisalpina vuole che all’inizio del XII secolo un canonico di Tolosa, volendo arricchire la propria Cattedrale con le reliquie di Santi miracolosi, abbia asportato il corpo di S.Giovenale e, sulla via del ritorno, sia stato costretto ad interrompere il viaggio a Fossano in Piemonte. Avvenimenti miracolosi si legano a quel luogo, tanto che ancora oggi Narni e Fossano condividono in san Giovenale il Patrono delle Città e delle Diocesi.
Il culto, assai diffuso nell’Italia centrale, è documentato da sicure prove ed il suo sepolcro è da sempre indicato con quello che si conserva nella Concattedrale di Narni, dove in suo onore fu eretto il primo luogo di culto sin dal V secolo.