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Pubblicato da La gioia della preghiera

Tela«Rodrigo de Córdoba», obra de Bartolomé Murillo, en la Galería de Dresden.

 

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NON SONO DISPONIBILI PREGHIERE DEDICATE AL SANTO

 

CARO LETTORE NEL CASO TU NE VENGA IN POSSESSO 

TI CHIEDIAMO GENTILMENTE DI INVIARCELE A lagioiadellapreghiera@hotmail.it

 

SAREMO LIETI DI PUBBLICARLE E CONDIVIDERLE

GRAZIE

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VITA DEL SANTO

Questo santo sacerdote, nato a Cordova verso la fine del secolo VIII, subì il martirio per colpa di uno dei suoi due fratelli che, avendo abbracciato l’islam, si era fatto propagatore accanito di questa religione, al punto che litigava spesso con l’altro fratello, rimasto fedele al cristianesimo e toccava a Rodrigo intervenire per fare da paciere tra i due. Una di queste accese discussioni finì con una furibonda mischia che Rodrigo cercò di sedare, ma i due contendenti, accecati dall’ira, si lanciarono contro di lui percuotendolo fino a fargli perdere i sensi. Il musulmano portò Rodrigo così ridotto per le vie del paese, dicendo che, sentendosi in fin di vita, aveva abbandonato il cristianesimo per seguire la dottrina di Maometto. Riavutosi dalla batosta, Rodrigo si ritirò per un certo tempo sulle montagne di Cordova. Poi un giorno, essendo sceso in città, incontrò il fratello apostata che, vedendolo con l’abito da prete, lo portò dal giudice e lo accusò di aver abbandonato l’islam dopo averlo liberamente scelto, delitto che andava punito con la morte. Rodrigo respinse la calunnia affermando che mai aveva tradito la religione cristiana e nonostante i tentativi del giudice per convincerlo a confessare Allah, ribadì coraggiosamente la sua fede. Messo in carcere, vi incontrò un cristiano di nome Salomone, detenuto per un’accusa simile alla sua, e insieme decisero di prepararsi al martirio con la preghiera e la penitenza. Il giudice tentò di farli recedere dalla loro fermezza, ma non essendoci riuscito li condannò a morire sgozzati. Dopo la sentenza, eseguita il 13 marzo 857, i due cadaveri furono issati sul patibolo a testa in giù, come racconta il suo biografo Eulogio che aveva assistito alla scena, e gettati nel fiume Guadalquivir. Dopo una ventina di giorni i corpi furono ritrovati e Rodrigo fu portato nella basilica di S. Genesio, mentre Salomone fu deposto in quella dei santi Cosma e Damiano. Il loro culto è tuttora vivo in Spagna e soprattutto a Cordova.

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