27 Giugno : San Cirillo d'Alessandria - Preghiera a Maria Madre di Dio
Preghiera di San Cirillo a Maria, Madre e Vergine
Ti Salutiamo, Maria, Madre di Dio
venerabile tesoro di tutto l'universo,
fiaccola inestinguibile, corona della verginità,
scettro della vera fede, tempio indistruttibile,
grembo santo e verginale,
che hai contenuto l'Incontenibile!
Per te è glorificata e adorata la Trinità!
Per te esulta il cielo, si rallegrano gli angeli,
sono messi in fuga i demoni!
Ave a te, per la quale regnano i re e
il Figlio Unigenito di Dio è divenuto un faro di luce
per coloro che erano nelle tenebre e nell'ombra della morte!
VITA DEL SANTO
Cirillo nasce in Egitto nel 370, nel Sinodo di Quercia del 403 partecipa in qualità di lettore, al fianco dello zio Teofilo, Patriarca di Alessandria d'Egitto; il Sinodo di Quercia passa alla storia per avere ufficialmente deposto Giovanni Crisostomo, Patriarca di Costantinopoli. Nel 412 muore Teofilo e Cirillo lo sostituisce nel ruolo di Patriarca d'Alessandria, mantenendo lo stile dello zio, tendendo ad aumentare il ruolo della Chiesa d'Alessandria all'interno della Cristianità. Cirillo è molto risoluto nei confronti dei pagani e degli ebrei, tanto da azzerare la comunità ebraica alessandrina, ma il nuovo Patriarca si impegna soprattutto per la risoluzione dei conflitti emersi all'interno della Chiesa cristiana. Abbatte decisamente l'eresia novaziana e rivolge la sua attenzione ad alcuni personaggi della Chiesa di Costantinopoli, dal 428 fino alla sua morte si dedica anima e corpo alla lotta contro l'eresia duofisita, promossa da Nestorio, Patriarca di Costantinopoli; in questa eresia si negava la Santissima Trinità e veniva relegata la figura di Gesù, al semplice profilo umano, dimenticando la sua divinità. La battaglia teologica tra Cirillo e Nestorio è stata seguita da una serie di importanti testi di esegesi biblica, omelie, lettere e opere polemiche, tanto che per molti secoli gli scritti di Cirillo furono presi ad esempio per la corretta dottrina Cattolica.
Nel 431, durante il Concilio Ecumenico di Efeso, Cirillo sbaragliò Nestorio e gli eretici duofisiti, difendendo strenuamente la natura divina di Cristo e attribuendo a Maria il titolo di Madre di Dio, titolo che non veniva, invece riconosciuto da Nestorio e i suoi. Cirillo fu però, anche un uomo di pace, già dal 433 tentò in ogni modo di ricomporre lo strappo con gli eretici di Costantinopoli, ma le lacerazioni erano troppo profonde e i tempi non erano ancora maturi per tornare alla vera pace.
Nel IV Concilio Ecumenico di Calcedonia del 451, Papa Leone I fornì le coordinate teologiche, ponendo le basi della Fede, come oggi la conosciamo; in quel Concilio Papa Leone I, riconobbe a Cirillo il merito della sua teologia e della sua pastorale, attribuendo al Patriarca d'Alessandria l'onore di essere stato il difensore dell'ortodossia cristiana.
Cirillo morì ad Alessandria d'Egitto il 27 Giugno del 444, circa 14 secoli dopo, nel 1882 Papa Leone XIII lo nominò Dottore della Chiesa. (fonte : santiebeati.it )