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Pubblicato da la strada per la felicità

22 Giugno : San Paolino di Nola - Preghiere e vita

Ieri si è conclusa la Novena a San Paolino da Nola

 

 

Preghiera a San Paolino di Nola 
 

Caro e glorioso S. Paolino, pieni il cuore di fiducia nel vostro valido patrocinio, vi rivolgiamo la nostra umile preghiera.
Noi restiamo commossi ed ammirati della generosità grande che vi spinse a rinunziare agli agi delle ricchezze ed al fasto della nobiltà e degli onori, per imitare Gesù fattosi povero ed umile per noi. Otteneteci da Dio il distacco del cuore dai beni cadùchi della terra ed un vivo desiderio dei beni imperituri del cielo.
La vostra vita, sempre serena, pur in mezzo alle ansie di un'epoca agitata, fu tutta consacrata alla carità verso Dio ed all'amore generoso per i fratelli. Nelle tribolazioni e nelle ansie dei tempi in cui viviamo, impetrateci dal Signore i suoi divini conforti, una cristiana perseveranza alimentata dalla carità ardente verso di lui, ed un amore operoso verso il prossimo.
Caro Santo, su tutti noi stendete il vostro patrocinio: da Voi protetti, nutriamo ferma fiducia di percorrere fedelmente le vie dei divini comandamenti quaggiù, per raggiungervi un giorno nella patria beata a magnificare insieme la bontà del Signore. Così sia.

 

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Preghiera a San Paolino di Nola


O Signore, unica fonte di santità e mirabile nei tuoi Santi, che in San Paolino hai voluto concedere alla tua Chiesa un fulgido esempio di testimone della fede e dell'amore verso di te e verso il prossimo, concedi, per sua intercessione l'abbondanza dei doni dello Spirito Santo, perché possiamo con serena fiducia vivere la nostra fede, saper vedere e servire Cristo nei nostri fratelli e cercare te in ogni cosa e sopra tutte le cose nel nostro operoso cammino verso la salvezza eterna. Amen.

 

Non c'è da meravigliarsi se noi, pur lontani, siamo presenti l'uno all'altro e senza esserci conosciuti ci conosciamo, poiché siamo membra di un solo corpo, abbiamo un unico capo, siamo inondati da un'unica grazia, viviamo di un solo pane, camminiamo su un'unica strada, abitiamo nella medesima casa.

VITA DEL SANTO

 

Paolino discende da una ricca famiglia patrizia romana e nasce nel 355 a Bordeaux, dove il padre era funzionario imperiale. Paolino seguì le orme del padre e venne nominato governatore della Campania; nella sua giovane vita ebbe la fortuna di incontrare Ambrogio di Milano e un giovano Agostino di Ippona, dal quale fu avviato ad una sana conversione. A 25 anni ricevette il Battesimo e durante un viaggio in Spagna, conobbe Therasia, che sposò successivamente. I due giovani sposi ebbero un figlio, Celso che morì in tenera età; dopo questo lutto Paolino e Theresia decisero di liberarsi di tutte le ingenti ricchezze e donando i loro beni ai poveri, si ritirarono per condurre una vita eremitica simile a quella praticata allora dai monaci orientali. Scelsero la Catalogna per vivere l'eremitaggio, ma il carisma di Paolino uscì ben presto dal monastero e tutto il popolo cominciò ad amarlo profondamente. Fu proprio la gente comune, che chiese a gran voce al Vescovo di Barcellona, di nominare Paolino, sacerdote. Paolino accettò la nomina, con la clausola di non essere incardinato nel clero secolare, declina anche l’invito di Ambrogio, che lo voleva con sé a Milano; l'unico desiderio di Paolino è vivere una vita devota e mistica, in solitudine.
Dopo l'esperienza catalana si ritira in Campania, vicino Nola, dove la famiglia gli dona il terreno prospiciente la tomba del martire San Felice, lì Paolino cominciò la costruzione di un Santuario, ma prima si occupò di erigere un ospizio per i poveri e un modesto monastero, in cui si ritirò in una sorta di comunità monastica. Nonostante la sua scelta di eremitaggio, continua a coltivare i rapporti con amici e personalità di spicco dell'epoca, grazie ad una certa mole di lettere, di cui ne sono rimaste a noi 51; alcune di queste lettere sono tra Paolino e il celebre Agostino di Ippona. Ma nel 409, inaspettatamente arriva la nomina a Vescovo di Nola, che improvvisamente turba la sua quiete di eremita. In Italia si stavano preparando anni difficili, Genserico aveva passato il mare alla testa dei temibili vandali, con l'intenzione di mettere a sacco Roma e anche tutte le città campane; in quei momenti terribili Paolino si comportò come un padre, occupandosi dei problemi spirituali e materiali dei tanti cittadini campani in difficoltà. A Napoli, nel 431, Paolino morì settantaseienne, giusto un anno dopo il suo amico Agostino.

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