15 Aprile: San Damiano de Veuster - Preghiera e vita
Preghiera a San Damiano de Veuster
Signore, Tu hai infiammato il cuore del tuo servo, il Santo Damiano di Molokai, con un ardente amore per i sacri Cuori di Gesù e di Maria; lo hai riempito di zelo per l’Adorazione Eucaristica, e per il servizio ai lebbrosi di Molokai: ha donato tutto sé stesso a loro, ultimi fra gli ultimi, morendo lui stesso lebbroso tra i lebbrosi.
Come Lui, insegnaci a vivere generosamente, a servirti con amore fedele, a donarci senza riserve, a lavorare senza stancarci, annunciando il Tuo amore a tutti gli uomini senza pretendere nulla in cambio. Facci il dono di saper contemplare, vivere e annunciare, le meraviglie della tua infinita misericordia. San Damiano, il tuo amore ha guarito tanti lebbrosi: prega e intercedi per noi perché siamo liberati dalla lebbra del peccato che distrugge la nostra anima; rendici capaci di accogliere il perdono di Dio che ci fa uomini nuovi, capaci come te di amare e di servire. San Damiano de Veuster, prega per noi!
VITA DEL SANTO
I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli. Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detti anche «Società del Picpus», dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, nato il 3 gennaio 1840, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano. Nell'istituto c'è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, non va in missione perché malato e allora Damiano parte al suo posto anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui completa gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell'isola principale, Hawaii. Nel 1873 va nell'isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio. Giovanni Paolo II lo beatificò a Bruxelles nel 1995, mentre Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009.