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Pubblicato da La gioia della preghiera

 

Nennolina è stata riconosciuta come venerabile nel dicembre 2007 da Papa Benedetto XVI, che l’ha presentata come modello di ispirazione per i bambini (cfr. ZENIT, 20 dicembre 2007). Potrebbe essere la beata non martire più giovane della storia della Chiesa. Nacque nel 1930 e morì nel 1937, a sei anni e mezzo, dopo che le era stato diagnosticato un osteosarcoma al ginocchio, che quando le venne amputata la gamba aveva già fatto metastasi in tutto il corpo.

Antonietta, bambina molto allegra e profondamente spirituale. Pregava offrendo i suoi dolori, come Gesù sul Calvario, per la conversione dei peccatori, per le anime del Purgatorio e per scongiurare il pericolo della guerra.

 

Ecco alcuni spezzoni delle sue lettere...

 

Testo 1


«Caro Gesù Tu hai sofferto tanto nella flagellazione con pazienza e io voglio imparare che se mi danno qualche schiaffo o mi fanno qualche dispetto non glielo devo ridare ma invece devo prenderlo con buoni modi per amor Tuo».

 


Testo 2


«Caro Gesù, io ti offro tutti i miei sacrifici in riparazione dei peccati che faranno e che stannofacendo i peccatori: però Tu aiutami perché senza il Tuo aiuto non posso fare nulla... Caro Gesù, io so che Tu soffristi tanto sulla Croce ed io questa settimana di Passione voglio soffrire con Te, voglio soffrire per le anime che ne hanno bisogno, perché si convertano».

 


Testo 3


«Cara Madonnina Immacolata di’ a Gesù che lo amo tanto. Cara Madonnina domani aiutami a fare una buona confessione e fa che tutti i peccati mi vengano in mente e aiutami a non farli più e mi voglio correggere di tutti i miei difetti per diventare più buona e piacere a Gesù e a Te Madonnina cara. Cara Madonnina ti amo molto e di’ allo Spirito Santo che mi illumini e mi benedica ... Caro Gesù Eucaristia ti voglio tanto bene e io sono molto contenta che domani mattina verrò a riceverti nella S. Comunione. Caro Gesù, domani quando sarai nel mio cuore fai conto che la mia anima fosse una mela e, come nella mela ci stanno i semi, dentro alla mia anima fa che ci sia un armadietto, e come sotto alla buccia dei semi ci sta il seme bianco, così fa che dentro all’armadietto ci sia la tua grazia, che sarebbe come il seme bianco e fa che questa grazia la lascerai sempre con me».

 


Testo 4


«Caro Gesù bambino: tu sei santo! Tu sei buono: aiutami! Fammi questa grazia: ridammi la mia gambina! ... Ridammi la mia gambina, se tu vuoi! Se non vuoi, fiat voluntas tua! ... Caro Gesù dammi la forza necessaria per sopportare i dolori, che Ti offro per i peccatori ... Caro Gesù, io mi voglio abbandonare nelle Tue mani: fa’ di me quello che Tu vuoi!».

 


Testo 5


«Caro Gesù io Ti amo molto e voglio stare sempre vicino a Te. Caro Gesù io voglio essere la tua lampada che arde vicino a Te di una fiamma d’amore, e il Tuo giglio che resta sempre ad adornare l’altare e Ti adora ... Caro Gesù, io Ti voglio tanto bene, proprio tanto, o Gesù, e io voglio essere la Tua lampada e il Tuo giglio: il giglio che rappresenta la purità dell’anima e la lampada che rappresenta la fiamma d’amore che non Ti lascia mai solo».

 


Testo 6


«Caro Gesù, io so che Ti fanno tante offese. Io voglio riparare a tutte queste offese! Caro Gesù, se Tu fossi un uomo come noi e ti rinchiudessi dentro a una casa, non sentiresti le offese che Ti vengono fatte! Così potresti fare Tu: venire nel mio cuore e restare chiuso con me e io Ti farò tanti sacrifici e Ti dirò qualche parolina per consolarti! … Caro Dio Padre, di’ a Gesù che gli farò un bel posticino nel mio cuore, perché possa dormire bene e riposare nel mio cuore!… Gesù amoroso, non partire più dal mio cuore ! Resta sempre con me!».
 

 

Testo 7


«Gesù io vorrei queste tre grazie: la prima, fammi santa e questa è la cosa più importante; la seconda, dammi delle anime; la terza, fammi camminare bene, veramente questa non è molto importante».

 


Testo 8


Caro Gesù Crocifisso io Ti voglio tanto bene e Ti amo tanto Io voglio stare sul calvario con te e soffro con gioia perché so di stare sul Calvario. Caro Gesù. Io Ti ringrazio che Tu mi hai mandato questa malattia perché è un mezzo per arrivare in Paradiso.

 

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