8 Marzo : San Giovanni di Dio - preghiere e vita
Preghiera a San Giovanni di Dio
Ai vostri piedi prostrato, o gran padre degli infermi,
vengo oggi per impetrare da voi che siete dispensatore di celesti tesori,
la grazia della cristiana rassegnazione, e la guarigione dei mali
che travagliano il corpo e l'anima mia.
O medico celeste, deh! non sdegnate di venire in mio soccorso,
ricordandovi i prodigi di carità operati nei giorni della vostra mortale
carriera a beneficio dell'umanità sofferente.
Siate voi il balsamo salutare che lenisca i dolori del corpo:
voi il freno potente che trattenga l'anima da fatali traviamenti:
voi il conforto, la luce, la guida nell'aspro sentiero
che porta alla salute eterna.
Soprattutto, o padre mio amorosissimo, ottenetemi la grazia
di un sincero pentimento dei miei peccati, affinchè possa,
quando a Dio piacerà, venire a benedirvi e ringraziarvi
nel Santo paradiso. Così sia.
Preghiera di San Giovanni di Dio
tratta dalle «Lettere» di san Giovanni di Dio
Cristo é fedele e a tutto provvede
Signore Gesù che facendoti uomo,
hai voluto condividere le nostre sofferenze,
ti supplico, per l'intercessione di Giovanni di Dio
di aiutarmi a superare questo difficile momento della mia vita.
Come un giorno hai dimostrato
una particolare predilezione verso i malati,
così ora rivela anche a me la tua bontà.
Ravviva la mia fede nella tua presenza
e dona a quanti mi assistono
la delicatezza del tuo amore.
Preghiera a San Giovanni di Dio
Se guardassimo alla misericordia di Dio, non cesseremo mai di fare il bene tutte le volte che se ne offre la possibilità. Infatti quando, per amor di Dio, passiamo ai poveri ciò che egli stesso ha dato a noi, ci promette il centuplo nella beatitudine eterna. O felice guadagno, o beato acquisto! Chi non donerà a quest’ottimo mercante ciò che possiede, quando cura il nostro interesse e ci supplica a braccia aperte di convertirci a lui e di piangere i nostri peccati e di metterci al servizio della carità, prima verso di noi e poi verso il prossimo? Infatti come l’acqua estingue il fuoco, così la carità cancella il peccato (cfr. Sir 3, 29).
Vengono qui tanti poveri, che io molto spesso mi meraviglio in che modo possano esser mantenuti. Ma Gesù Cristo provvede a tutto e tutti sfama.
Preghiera a San Giovanni di Dio
in lingua spagnola
Me dirijo a ti, San Juan de Dios, Padre protector de los pobres , enfermos y desvalidos, que compartiste los sufrimientos de los demás, y ahora estás junto al Divino Samaritano para ser nuestro intercesor ante la salud y la enfermedad. Mientras viviste en la tierra no hubo quien se aparte de vos desconsolado: el pobre halló amparo y refugio; los afligidos consuelo y alegría; confianza los desesperados y alivio en sus penas y dolores todos los enfermos. ¿qué no podremos esperar de vos ahora que vives íntimamente unido a Dios en el Cielo? Animados con este pensamiento, esperamos nos alcances del Señor la gracia de… si es para mayor gloria de Dios y bien de nuestras almas. Te pido que tu recuerdo nos acompañe siempre, que pongamos a Dios en el centro de nuestra vida, y que demos sentido a la misma desde el amor hecho servicio. Por nuestro Señor Jesucristo Amén.
VITA DEL SANTO
Juan Ciudad, nato a Montemor-o-novo, presso Evora (Portogallo) l'8 marzo 1495, all'età di otto anni scappò di casa. A Oropesa nella Nuova Castiglia la gente, non sapendo nulla di lui, neppure il cognome, cominciò a chiamarlo Giovanni di Dio e tale rimase il suo nome. Fino a 27 anni fece il pastore e il contadino, poi si arruolò tra i soldati di ventura. Chiusa la parentesi militaresca, vagò per mezza Europa e finì in Africa a fare il bracciante; per qualche tempo fece pure il venditore ambulante a Gibilterra; stabilitosi infine a Granata vi aprì una piccola libreria. Fu allora che Giovanni di Dio mutò radicalmente indirizzo alla propria vita, in seguito a una predica del B. Giovanni d'Avila. Giovanni abbandonò tutto, vendette libri e negozio, si privò anche delle scarpe e del vestito, e andò a mendicare per le vie di Granata, rivolgendo ai passanti la frase che sarebbe divenuta l'emblema di una nuova benemerita istituzione: "Fate (del) bene, fratelli, a voi stessi". Fondò un ospedale e raccolse i suoi collaboratori in una grande famiglia religiosa, l'ordine dei Fratelli Ospedalieri, meglio conosciuti col nome di Fatebenefratelli. Morì a soli cinquantacinque anni, il giorno del suo compleanno, l'8 marzo 1550. Fu canonizzato nel 1690. Leone XIII lo dichiarò patrono degli ospedali e di quanti operano per restituire la salute agli infermi.