5 Febbraio : San Geniale martire - Preghiera e vita
VITA DEL SANTO
Geniale è un giovane dai 12 ai 14 anni circa; della sua vita si conosce poco. La storia agiografico-leggendaria trasmessa da padre in figlio dagli aiellesi, nel 1902 viene scritta da Scipione Solimena. In essa si narra del martirio di sette fratelli davanti alla loro madre durante una persecuzione. Geniale è uno dei tantissimi martiri che la Chiesa annovera nei primi secoli senza canonizzazione, venerati nelle catacombe e nei cimiteri di Roma. Le sue reliquie, come descritto nell’Atto notarile, estratte dalle catacombe romane di San Lorenzo, furono concesse all’Universitas Aiellese nel 1667 per tramite del Cardinale Alderano Cybo, esponente di spicco della famiglia allora feudataria di Aiello. Il 26 luglio di quell’anno, la “capsula quadrata”, contenente il corpo santo e l’ampolla con il sangue del martire, giunse ad Aiello e fu portata nella Chiesa del monastero di Santa Chiara. Il 6 maggio del 1668, il Vicario Generale di Tropea, Don Orazio D’Amato di Amantea, inviato dall’allora vescovo titolare monsignor Luigi De Morales agostiniano spagnolo, constatò che i sigilli erano intatti e nomina San Geniale patrono del paese. Nei secoli la tradizione venera il corpo santo del giovane martire, custodendolo dal 1808 nella chiesa madre del paese fino a consacrarne nella stessa una cappella in suo onore inaugurata il 3 maggio 1883. Geniale ha molto da dire non solo ai suoi coetanei ma impegna gli adulti più che parlare di giovani, a parlare ai giovani. André-Marie Ampère in una lettera indirizzata al figlio così scrive: “Studia pure le cose di questo mondo, ma guardale con un occhio solo; con l’altro occhio guarda costantemente la luce eterna. Ascolta gli scienziati, ma ascoltali con un orecchio solo: l’altro sia sempre pronto ad ascoltare Dio” e noi aggiungiamo: “che ti chiama sempre ad atti grandi e generosi come sono capaci i giovani”
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