14 Febbraio : San Modestino, Fiorentino e Flaviano Martiri - Preghiere e vita dei Santi
Preghiera a San Modestino (1)
O glorioso San Modestino, tu che hai conosciuto fatiche e tormenti e sempre sei stato guidato dalla sacra Fiamma della Carità, volgi a noi lo sguardo e, per i tuoi grandi meriti, intercedi per chi ti chiede la grazia dell'amore.
Infiamma i nostri cuori d'amore verso il Padre, di carità verso il prossimo nostro, di serena pace per tutti, affinché ciascuno possa alfine godere con te la felicità della Luce eterna.Amen.
Pater, Ave e Gloria.
Preghiera a San Modestino (2)
O nostro protettore San Modestino tu che mostrasti tanto amore per la nostra città, ti preghiamo di proteggerla da ogni sventura. Essa è affidata a te, e con essa, noi a te siamo tutti affidati.
Ti imploriamo in ginocchio proteggici, aiutaci, guidaci a superare le nostre difficoltà quotidiane, consigliaci, illuminaci affinché ciascuno possa vivere nella serenità della Grazia e alfine di approdare al porto dell'eterna salvezza. Amen.
Tre Gloria.
Preghiera a San Modestino, Fiorentino e Flaviano
O gloriosi e invitti martiri della nostra fede, Modestino, Fiorentino e Flaviano, che, dopo aver sofferto per Gesù tanti tormenti e aver operato tanti miracoli veniste a rigenerare anche la nostra patria dall'idolatria al Cristianesimo, e, in essa lasciaste le preziose reliquie dei vostri corpi.
Otteneteci da Dio la grazia di resistere sempre, con coraggio ai nostri nemici spirituali, di giovare al nostro prossimo con l'esercizio delle opere di misericordia e, in morte, di lasciare anche alla patria l'esempio di bontà e di onore di virtù. Amen.
Pater, Ave e Gloria.
VITA DEI SANTI:
San Modestino nacque ad Antiochia nel 245 da una nobile famiglia. Nel 302 fu consacrato vescovo della città e patriarca della regione di Antiochia. Con la persecuzione di Diocleziano (anno 303), si ritirò in un eremo sul monte Silpio, nel 310 ritornò alla sua sede patriarcale. Predicò il Vangelo di Cristo e compì numerosi miracoli e guarigioni. Arrestato e torturato, fu liberato dalla prigione dai fedeli della sua diocesi. Modestino con i collaboratori Fiorentino sacerdote e Flaviano diacono partirono per giungere in Italia. Arrivarono via mare a Locri (in Calabria) ove predicarono il Vangelo, furono arrestati e portati in carcere a Sibari, secondo la tradizione furono liberati dall'Arcangelo Michele.
Per via mare raggiunsero Pozuoli o Cuma e da qui l'Irpinia, nei pressi di "Abellinum" ove predicarono gli insegnamenti di Cristo. Modestino compì miracoli e guarigioni. Qui furono arrestati, imprigionati e processati da un inviato dell'imperatore Massenzio, e portati nel luogo detto "Pretorio" ove subirono il martirio con vesti arroventate, morirono nella notte fra il 14 e il 15 febbraio del 311. I loro corpi furono raccolti dai cristiani abellinati e sepolti, sui corpi furono poggiate un insegna con i nomi e le dignità, inoltre a San Modestino fu poggiata, sul corpo, una scultura argentea raffigurante una colomba. I loro corpi ritrovati nell'estate del 1166, furono portati nella cattedrale di Avellino, ove sono ancora oggi conservati nella "Cappella del Tesoro di San Modestino". Nel 1220 furono nominati patroni primari della città e della diocesi di Avellino dal vescovo Ruggiero.