Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

Blogroll

Pubblicato da la strada per la felicità

 

 

PREGHIERA SANTA MARGHERITA DA CORTONA

di P. Federico Cornacchini

 

O S. Margherita da Cortona,
sono qui dinanzi a questa immagine di Gesù Crocifisso
che tante volte hai pregato e tante volte ti ha parlato.
Ottieni anche a me la grazia di sentire la sua voce
attraverso la sua Parola,
attraverso la preghiera
e gli avvenimenti della vita.
O Gesù Crocifisso,
aumenta la mia fede e concedimi,
come a Santa Margherita,
la grazia di un sincero pentimento dei miei peccati;
rendimi solidale con i più bisognosi
e accompagnami, ti prego, fino alla casa del Padre. Amen.

 

Segue la recita di

Padre Nostro - Ave, o Maria - Gloria al Padre

 

 

VITA DELLA SANTA

Nulla è perduto, se si ama davvero: si può così sintetizzare l’esperienza avventurosa e peccatrice di Santa Margherita da Cortona, che, proprio grazie all’amore, riesce a dare una svolta alla propria vita fino a raggiungere le vette del misticismo e della carità più pura ed illuminata. Nasce nel 1247 a Laviano, un paesino a mezza strada tra Montepulciano e Cortona, in una povera famiglia contadina. Orfana di mamma, viene allevata da una matrigna gelosa e bisbetica, in mezzo a maltrattamenti ed angherie. Bellissima e, per questo, ammirata e corteggiata, a 18 anni scappa di casa per realizzare il suo sogno d’amore con un giovane nobile di Montepulciano. Che le spalanca le porte del suo castello e la fa sua amante per nove anni, ma che non la sposa, nemmeno quando dalla loro unione nasce un figlio. Il giovanotto non doveva essere neppure uno stinco di santo, se è vero che muore assassinato e la leggenda narra che sia stato un cagnolino (con il quale viene comunemente raffigurata nelle immagini) ad aiutare Margherita a ritrovarne il cadavere. Ovvio che la famiglia di lui, all’indomani del funerale, la cacci sdegnosamente di casa e così Margherita, da un giorno all’altro, passa dalle agiatezze di una vita mondana e dispendiosa alle misere condizioni di una ragazza madre, senza un tetto e senza di che mangiare. Dato che neppure si può parlare di tornare a casa sua, da dove è già fuggita una volta e dove tutti si vergognano della sua vita peccaminosa, qualche biografo sostiene che Margherita arrivi a prostituirsi per sbarcare il lunario, e non ci sarebbe proprio di che stupirsi, viste le sue condizioni e l’assoluta mancanza di valori. Va a stabilirsi a Cortona, trovando una casa e un lavoro come ostetrica, e qui avviene la sua metamorfosi. Conquistata dall’ideale francescano, si dedica agli ammalati poveri, visitandoli e curandoli a domicilio, scoprendo in se stessa una volontà e un talento di organizzatrice che neppure lei sapeva di possedere. Raduna attorno a sé un gruppo di volontarie e insieme a loro organizza una rete fittissima di carità per chiunque ha bisogno di aiuto. Riesce a contagiare nel suo progetto caritativo le famiglie nobili della zona, che mettono a sua disposizione somme ingenti con le quali, già nel 1278; riesce ad aprire il primo ospedale per i poveri di Cortona. L’assistenza è assicurata dalla confraternita delle Poverelle e dai Mantellati, per la quale ha scritto gli Statuti di chiara impronta francescana ed alla quale, soprattutto, offre la testimonianza della sua vita interamente votata ai più deboli. Scende in piazza, quando è necessario, per pacificare gli animi e per rasserenare il turbolento clima politico del suo tempo, ma, soprattutto, Margherita si dedica ad una intensa preghiera e ad una grande penitenza, che la portano alle più alte vette della mistica, nella Rocca sopra Cortona, dove ha ricavato una piccola cella in cui vive gli ultimi anni in meditazione e solitudine. Qui l’ex concubina muore il 22 febbraio 1297, ad appena 50 anni. Ci vogliono più di 4 secoli prima che la Chiesa la proclami santa, nel 1728, ad opera di Benedetto XIII, e Margherita diventa così una gloria dell’Ordine Francescano e la patrona di Cortona, che da sette secoli custodisce il suo corpo incorrotto. 

 

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post