24 Aprile : San Fedele da Sigmaringen - Preghiera e vita
Lo chiamavano “l’avvocato dei poveri” perché difendeva gratuitamente coloro che non avevano denaro a sufficienza per pagarsi un avvocato. Sacerdote, cappuccino e martire. Filosofo, giurista, educatore e martire nel cuore d’Europa: quello di San Fedele di Sigmaringen è un profilo umano e culturale complesso e affascinante, reso luminoso dalla determinazione con cui affrontò l’incarico di predicatore in una terra dove si andava diffondendo il protestantesimo. Nato non lontano da Stoccarda, a Sigmaringen, nel 1578 studiò filosofia e diritto a Friburgo, in Svizzera, per poi avviarsi alla carriera forense in Alsazia, dove però un nobile gli affidò per la formazione il figlio e un gruppo di giovani: assieme a loro il futuro santo viaggiò tra Italia, Francia e Spagna. Poi tornò a Friburgo e si fece cappuccino. Da Roma però gli venne chiesto di andare a predicare in Rezia, tra i protestanti. Proprio una predica pubblica gli costò la vita a Seewis per mano di alcuni soldati nel 1622.