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Pubblicato da la strada per la felicità

 

Orazioni da recitarsi anche ad una ad una, non necessariamente tutte assieme

 

 (Tratto da: "Filotea per i defunti";  IMPRIMATUR: In Curia Archiep., Mediolani, die 18 octobris 1901. S. A. M. MANTEGAZZA, Ep. Famag., Vie. gen. )

 

 

I - ALL'ETERNO PADRE

 

Padre onnipotente ed eterno; innanzi al quale vivono i morti non meno che i vivi, io adoro la vostra infinita santità che niente ammette di immondo nel regno della gloria, e ammiro la vostra sapienza e rin­grazio la vostra misericordia, che colla crea­zione del Purgatorio ha preparato un mezzo sicuro per purificare da ogni macchia e rendere degne del Cielo tutte quelle anime che escono di questa vita prima di avere intieramente scontati i debiti da loro contratti colla vostra giustizia. E giacché, come Padre amorosissimo ed amantissimo Sposo di tutti i fedeli rinchiusi in quella grande fornace di fuoco, niente più vivamente de­siderate che di vederle perfettamente ricon­ciliate con Voi onde ammetterle nel Paradiso, accettate, di grazia, in unione dei me­riti di Gesù Cristo, i suffragi e le preghiere che noi vi offriamo per quegli esuli infelicis­simi. Fate che vedano ciò che credettero, che possedano ciò che sperarono e che si riempiano di ciò che amarono. Degnatevi ancora di perdonare a noi tutte quelle colpe, colle quali abbiamo meritato, non solo il Purgatorio, ma ancora l'inferno, e di aiu­tarci a profittare in avvenire di tutti i travagli della vita ed a tenere costantemente una condotta santa, da poter alla morte pas­sare senza ritardo al gaudio del Cielo. Maria Addolorata, offerite i vostri meriti ed avva­lorate le nostre preghiere per liberare dalle loro pene le povere Anime del Purgatorio. 

 Pater, Ave, Requiem.

 

II - A GESU’ CRISTO

 

Amorosissimo Redentore, che per la salvezza delle anime sosteneste nientemeno che la croce, e fino all'ultima goccia ver­saste il vostro Sangue divino, affinché tutti avessero in pronto una soddisfazione, sem­pre maggiore dei proprii debiti, degnatevi di riguardare con occhio di misericordia le povere Anime del Purgatorio, affine di estinguere del tutto, o almeno mitigare in gran parte, l'ardore di quel fuoco che le tormenta. Noi vorremmo essere così fervo­rosi da meritare presso di Voi una grazia così distinta, e che Voi stesso desiderate vi sia chiesta da noi, per così secondare i consigli della vostra misericordia, senza nulla togliere ai diritti della vostra giu­stizia. Ma dacché le nostre preghiere non sono degne di esaudimento, ascoltate nelle nostre quelle delle affliittissime vostre spose, che vi furono sempre fedeli fino all'ultimo respiro, ed ora sospirano incessantemente di volare fra le vostre braccia per non al­lontanarsene mai più. Come potete Voi non commuovervi ai loro gemiti, non esaudire i loro voti, se continuamente benedicono la vostra destra nell'atto che le respinge da Voi in un baratro di inesprimibili pene? Ah! come nel giorno della vostra morte discendeste in tutti i luoghi inferiori non solo per trionfare dei vostri nemici, ma an­cora per consolare i vostri credenti, scen­dete adesso nel carcere del Purgatorio, e annunciando la pace a quanti vi si trovano rinchiusi, traeteli tutti con Voi alla parte­cipazione del vostro Regno. Maria Addo­lorata, offrite i vostri meriti ed avvalorate le nostre preghiere per liberare dalle loro pene le povere Anime del Purgatorio. 

 Pater, Ave, Requiem.

 

 

III - ALLO SPIRITO SANTO

 

Divino Spirito, creatore e santifi­catore delle anime, la cui natura non è che bontà, e il cui maggior piacere è l'usare misericordia, riguardate con occhio di com­passione le povere Anime del Purgatorio, le quali, se sono addoloratissime per le fiam­me, che nella maniera più atroce le tor­mentano continuamente, sono assai più af­flitte per essere disgiunte da Voi, che siete, l'unico loro sommo Bene; e tanto più si accorano in quanto che non possono non conoscere che stava in mano loro evitare tanti mali, col fare, mentre erano in vita, una maggior penitenza dei loro pec­cati; e con lo schivare con maggior solle­citudine ogni anche piccola trasgressione della vostra santissima legge. Deh! Voi che siete il Padre di ogni consolazione, mi­tigate le pene di quelle infelici, compite nelle nostre suppliche i loro voti. In visto della fedeltà con cui vi servirono sopra la terra, dimenticate quei falli che la fragi­lità della nostra natura ha fatto loro com­mettere; fate che senza ritardo succeda 1a luce alle tenebre, il riposo al travaglio, il giubilo alla tristezza, accordando loro quel­l'eterna felicità che avete promessa: ad Abramo e a tutta la sua discendenza. De­gnatevi ancora di fare a noi tutti conoscere quanto grande sia il debito che si contrae colla vostra giustizia per ogni menoma colpa, affinchè viviamo in modo da soddis­fare a tutti i delitti finora contratti, e da non farne mai più dei nuovi. Maria Addo­lorata, offrite i vostri meriti ed avvalorate le nostre preghiere per liberare dalle loro pene le povere Anime del Purgatorio. 

 Pater, Ave, Requiem.

 

IV - A MARIA

Amorosissima Consolatrice di tutti quanti gli afflitti, Madre di tutti i fedeli così vivi come defunti, Maria santissima, volgete i vostri occhi pietosi sulle povere Anime del Purgatorio, che sono cosi meri­tevoli della comune pietà, perchè incapaci di aiutarsi da sé medesime. Interponete presso il trono della divina misericordia tutta la potenza della vostra mediazione; offerite, a sconto dei loro debiti, la Vita, la Passione, la Morte, il Sangue preziosis­simo di Gesù, e i meriti vostri e quelli di tutti i Santi del Cielo e di tutti i giusti della terra; finalmente tutti i sacrificii, le comunioni, le penitenze, le orazioni, le li­mosine e tutte quante le buone opere che si sono fatte finora, e si faranno in avve­nire nella cattolica Chiesa, onde, soddisfa­cendo compiutamente alla divina giustizia, siano più presto sollevate dalle atrocissime pene, che soffrono non solo pel fuoco in cui sono immerse, e per la lontananza del loro unico Bene, ma anche per la dimenticanza in cui sono lasciate dalla maggior parte defili uomini. 

 Tre Ave e tre Requiem.

 

 

V - A SAN MICHELE

Glorioso Arcangelo san Michele, che, come principale protettore del popolo ebreo; per una vita tutta seminata di prodigi e di vittorie, lo traeste dall'Egitto ov'era schiavo e lo rendeste possessore di quella felicissi­ma terra che era da tanto tempo l'oggetto de' suoi sospiri; e come specialissimo pro­tettore del mistico gregge evangelico, fate sempre vostra delizia il liberarlo da tutti i pericoli, il consolarlo in ogni affanno, e il procurargli l'appagamento di tutti i santi suoi voti, degnatevi di ottenere alle povere Anime del Purgatorio la mitigazione e l'ab­breviamento delle tormentosissime pene in cui gemono, come giù consolaste i tre fan­ciulli nella fornace, rendendo innocue colla vostra presenza le fiamme da cui erano cir­condati. Colla vostra benigna presenza, voi le rendeste trionfatrici di ogni assalto ne­mico, quando stavano per uscire da questo esilio, e perorando la loro causa presso il divin tribunale, otteneste loro la sentenza assicuratrice del Cielo. Compite adunque l'opera vostra coll'impetrar loro sollecita la liberazione da quel carcere in cui si tro­vano ancora rinchiuse. E, se è ufficio vostro l'introdurre le Anime sante nel Regno della luce, solennemente promesso ai veri figli di Abramo, non tardate a sollevare agli splendori della gloria chi ora geme fra ogni sorta di pene. Noi ve ne scongiuriamo colle suppliche più fervorose; e sicuri della vostra accondiscendenza ai nostri piissimi desiderii, vi promettiamo fin d'ora la più viva riconoscenza alla divina misericordia, non meno che a voi, che ne siete, dopo la Vergine Maria, il dispensatore munifico e il più caritatevole ministro.

Tre Angelo  di Dio tre Requiem.

 

VI - A SAN GIUSEPPE

Gloriosissimo Patriarca san Giuseppe, alla vostra autorevole intercessione racco­mando vivamente il riposo e la pace eterna di tutte le Anime penanti nel Purgatorio. Voi non potete non avere tenerezza per loro dacché sono figlie dilettissime di Maria vostra Sposa, e spose di Gesù che a voi volle esser subordinato e riputato vostro figliuolo. Oltre di che, se voi siete così generoso nel sovve­nire a chi languisce in questa valle di pianto, molto più sarete tale nel sovvenire a chi pena in quel torrente di fuoco. Vi supplico dunque, o grande Amministratore delle gra­zie e dei tesori di Dio, ad interporre fre­quentemente per quelle Anime le vostre ef­ficaci preghiere; tanto più che niente a voi nega su in Cielo Chi si compiacque di esser vostro suddito qui sulla terra. 

Tre Gloria e tre Requiem.

 

VII - ALLE ANIME PURGANTI

Anime sante del Purgatorio, che in mezzo alle pene più atroci di quella orrenda fornace benedite di continuo quella spada che vi strazia, quella mano che vi flagella per farvi degne del Cielo, consolatevi, poi­ché se avete legate le mani ed i piedi, e non potete aiutarvi da Voi stesse, vi é però in terra chi le ha tutt'ora libere e sciolte per levarle al Cielo in vostro soccorso. Conso­latevi, che, se finora foste addolorate ed af­flitte, non andrà molto che il Signore, ri­conciliato con voi per mezzo dei nostri suf­fragi, rasciugherà di propria mano le vostre lagrime, e allontanando da voi la spada, che vi strazia per purificarvi, vi introdurrà nel Regno della luce e della pace, donde sono eternamente banditi l'affanno ed il dolore. Noi ci ricordiamo di voi per suffragarvi; voi ricordatevi di noi per aiutarci; perocché, sebbene per voi nulla possiate, per altri po­tete assaissimo. Deh! per pietà, appena sa­rete arrivate alla gloria a cui aspirate con tanti gemiti, ricordatevi di chi, soddisfacendo per voi, ve ne ha anticipato il possesso. E siccome noi siamo tuttavia in un mare sem­pre burrascoso, il quale ad ogni istante ne minaccia naufragio, fate colla vostra me­diazione che evitiamo tutti gli scogli, supe­riamo tutte le tempeste; onde camminando sicuri per la strada da voi già percorsa, giun­giamo un giorno con voi al porto sospira­tissimo della beatitudine sempiterna.

Requiem.

 

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