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Pubblicato da la strada per la felicità

de Pitati Bonifacio, ambito veneto - secolo XVI (1552)

de Pitati Bonifacio, ambito veneto - secolo XVI (1552)

Preghiera a San Teodoro

 

O glorioso martire San Teodoro, nostro protettore, tu che desti al mondo esempio di mirabile fortezza, offrendo generosamente la vita per Gesù, dal cielo, ove godi benigno il premio per la tua fede, volgi benigno il tuo sguardo su di noi che fiduciosi ti invochiamo.

Salvaci dalle angustie, dalle persecuzioni e da ogni infermità, e vieni in soccorso di quanti tra oggi si trovano in qualsiasi altro genere di afflizioni.

Proteggi, o amabile San Teodoro, quanti, a causa del Vangelo,sono perseguitati, imprigionati e innocentemente oppressi.

Benedici i nostri militari, le nostre forze dell’ordine e tutti coloro che ogni giorno si sforzano di promuovere il diritto, la giustizia e la pace. 
    

Proteggi, la nostra città, le nostre case, le nostre campagne da ogni pericolo. Sostieni le nostre famiglie e mostra ad esse il sentiero della verità e della giustizia.  Implora per i nostri giovani la santità dei costumi, per i genitori amore e fedeltà e per noi tutti fermezza cristiana e forza nel cooperare alla diffusione del Vangelo tra quanti vivono lontani da Dio e camminano nelle vie del peccato e dell’errore.

 Soccorrici quando confidenti ti invochiamo e sii angelo di pace alla nostra morte, per accompagnare la nostra anima alla beata dimora del cielo. Amen.

 

 

 Inno a San Teodoro Martire


Salve, o martire glorioso,
d’Amasea decoro e vanto,
noi ti offriam devoto canto
come a fido protettor.
Senti un coro che ripete,
Teodoro, benedici,
Rendi liberi e felici
anche in terra i nostri cuor. 
 Tu vincesti dei gentili
il furor la rabbia atroce,
col vessillo della croce
fosti all’empio di terror. 
De le vampe tra gli ardori
tu spirasti, invitto l’alma;
t’acquistasti eterna palma,
giusto premio alla tua fé.
Quando impura fiamma accende
di passione il nostro petto,
con fervore e santo affetto,
noi poniam la speme in Te
Tu guerriero della fede,
volgi a noi propizio il ciglio:
allontana ogni perielio
e consola i nostri cuor
De la guerra il mostro orrendo
metti in fuga, o gran patrono,
e di nostra prece il suono
giunga a te gradito ognor.

 

 

VITA DEL SANTO

Fino al IX secolo Teodoro era l'unico santo con questo nome, ma poi apparve un altro Teodoro, non più soldato ma generale (stratelates) dell'armata di Licinio (Augustus nel 308) per ordine del quale fu torturato e crocifisso ad Eraclea Sintica in Tracia il 17 febbraio, anche lui sepolto a Euchaita il 3 giugno e commemorato sia in area latina che bizantina. Questo sdoppiamento dell'unico martire Teodoro generò una doppia fioritura di leggende di cui rimangono relazioni in greco, latino ed altre lingue orientali che influirono a loro volta nei giorni delle commemorazioni. Nei sinassari bizantini, Teodoro soldato è ricordato il 17 febbraio mentre il generale l'8 febbraio. Nei martirologi occidentali, invece, il soldato è ricordato il 9 novembre e il generale il 7 febbraio. Si tratta comunque della stessa persona commemorata in giorni diversi. La festa è tradizionalmente celebrata il 9 novembre, propria del san Teodoro di Amasea. Nell'arte bizantina e veneziana i due santi sono spesso raffigurati assieme, affiancati o specularmente. Talvolta sono rappresentati a cavallo e si distinguono per essere l'uno soldato armato di spada (San Teodoro tiron, (EL) Agios Teodoros o tyron), l'altro un generale portatore di lancia (San Teodoro stratelate, (EL) Agios Teodoros o stratelates). La fisionomia dei due santi è invece pressoché identica, venendo essi indifferentemente raffigurati sempre in età adulta ma giovanile con capelli corti e riccioluti, barba corta e curata.

 
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