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Pubblicato da la strada per la felicità

Guido Reni, Assunzione di Maria Vergine, 1615-1620, Chiesa di S.Ambrogio, Genova

Guido Reni, Assunzione di Maria Vergine, 1615-1620, Chiesa di S.Ambrogio, Genova

L'Immacolata Vergine, preservata immune da ogni colpa originale, finito il corso della sua vita, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell'universo, perché fosse più pienamente conforme al Figlio suo, Signore dei dominanti e vincitore del peccato e della morte'. (Conc. Vat. II, 'Lumen gentium', 59). L'Assunta è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la chiesa pellegrina. La 'dormitio Virginis' e l'assunzione, in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane. Questa antica testimonianza liturgica fu esplicitata e solennemente proclamata con la definizione dommatica di Pio XII nel 1950. (Mess. Rom.)

 

ieri si è conclusa la novena e l'antica novena per l'Assunzione

CLICCARE SULL'IMMAGINE PER RECITARE LA NOVENA

 

PREGHIERA per l'ASSUNZIONE della B.V. MARIA

(di Pio XII )

 

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini,

noi crediamo nella tua assunzione in anima e corpo al cielo,

ove sei acclamata da tutti i cori degli angeli e da tutte le schiere dei santi.

E noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore che ti ha esaltata sopra

tutte le creature e per offrirti l'anelito della nostra devozione e del nostro amore.

Noi confidiamo che i tuoi occhi misericordiosi si abbassino sulle nostre miserie

e sulle nostre sofferenze; che le tue labbra sorridano alle nostre gioie

e alle nostre vittorie; che tu senta la voce di Gesù ripeterti per ciascuno di noi:

Ecco tuo figlio.

E noi ti invochiamo nostra madre e ti prendiamo, come Giovanni, per guida,

forza e consolazione della nostra vita mortale.

Noi crediamo che nella gloria, dove regni vestita di sole e coronata di stelle,

sei la gioia e la letizia degli angeli e dei santi. 

E noi in questa terra, ove passiamo pellegrini, guardiamo verso di te,

nostra speranza; attiraci con la soavità della tua voce per mostrarci un giorno,

dopo il nostro esilio, Gesù, frutto benedetto del tuo seno, o clemente,

o pia, o dolce Vergine Maria.

 

Riguardo al Purgatorio una suora della congregazione di Suor Maria Serafina del Sacro Cuore al secolo Clotilde Micheli ( la Fondatrice dell’ Istituto “ Suore degli Angeli”, Nata ad Imer in provincia di Trento, allora Impero Austro-Ungarico, l’11 settembre 1849) così testimoniò al processo di beatificazione della Madre Micheli: “Eravamo nel 1904, e durante la Novena dell’Assunta si leggeva un libro in cui narravasi come la Madonna aveva rivelato ad una Sua serva, che Ella nel giorno della sua gloriosa Assunzione era solita liberare tante anime dal Purgatorio quante ne conteneva la città di Roma. A tale lettura cominciai a pensare: chi sa se mia Mamma è salva o sta ancora in Purgatorio? Oppure già è forse andata in Paradiso? Contale pensiero cominciai a pregare, e sebbene pensassi che forse la Madre Fondatrice mi avrebbe potuto dire qualche cosa, pure non avevo coraggio di parlargliene né tali miei pensieri manifestai a chicchessia. Trascorse così il resto della Novena e nel giorno dell’Assunzione supplicai la Madonna con maggior fervore dopo la S. Comunione, perché conducesse in Cielo l’anima della  Mamma mia, si noti che prima d’allora non avevo mai pregato per tale scopo, perché, data la spensieratezza della mia età, contavo allora 12 anni, non ci avevo pensato. Dopo la Messa di quel giorno la Madre Fondatrice nel vedermi mi dice: “Tu hai pregato la SS. Vergine, perché vuoi sapere se tua Mamma sta in Purgatorio, e non può andare in Cielo se tu non preghi molto per lei”. Può ben immaginarsi qual fu il mio stupore a tale improvvisa rivelazione, sicché piena di commozione esclamai: “E quando andrà allora in Paradiso, la Mamma mia?”. Ed Ella: “Alla prossima festa della madonna, se tu sarai buona e pregherai assai”. Ed, infatti, il giorno 8 settembre (Natività della Beata Vergine Maria) la venerata Madre mi chiama di nuovo e mi dice: “Ho visto una colomba, e la prima cosa che ho fatto è stata di prostrarsi ai piedi della SS. Trinità e ha pregato per te e ti ha ottenuto molto grazie. Ora non dire a nessuno queste cose” (Sr. M. N.)

 

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