17 Gennaio - Nostra Signora della Preghiera o di Pontmain - Preghiera
Preghiera a Nostra Signora di Pontmain
O Vergine Santissima, che io mi riposi sempre sul tuo Cuore. Ho la mente pesante per la tristezza e per le tentazioni, ho il cuore stanco per le aridita’ e per le sfiducie, mi sento sperso nella moltitudine delle cose e delle persone e quasi solo nella mia vita travolta da tante vanita’.
O Madre mia, offrimi a Gesu’!
O Madre mia, prendi il mio cuore, la mia mente, la mia vita, e nascondila in Gesu’.
O Madre mia, che il mio cuore perduto nel tuo non abbia altro amore che quello del mio dolce Gesu’.
Amen. Ave Maria!
LA STORIA
Pontmain è un villaggio bretone di trecento abitanti. Qui l’apparizione della Vergine avvenne durante la guerra Franco-Prussiana, nel momento in cui l’imperatore Napoleone III era stato fatto prigioniero. Durò circa tre ore e il suo messaggio lo scrisse direttamente in cielo. Ma la ritroviamo più mai operante oggi in un piccolo villaggio del Libano…
Pontmain è oggi una cittadina nel nordovest della Francia. Nel 1871 era un casale abitato da alcune decine di persone. Il 17 gennaio 1871, tutti temevano l’arrivo dell’esercito prussiano (a causa della guerra franco-prussiana in corso) ed erano chiusi nelle loro case.
Nevicava ed era quasi sera; Eugenio Berbedette di 13 anni, figlio di un contadino, stava aiutando suo padre nel granaio a pestare il ginestrone, usato come foraggio per gli animali; anche suo fratello di dieci anni, Joseph, si trovava lì con loro. Osservando il cielo si accorse che sopra la casa di fronte vi era una splendida signora che lo guardava e gli sorrideva, distendendo le sue braccia dinanzi a sé, come se volesse abbracciarlo. La Signora indossava una veste di colore azzurro scuro, cosparsa di stelle d’oro e priva di cintura, e portava un’alta corona. Era in piedi e aveva le mani abbassate con le palme aperte e rivolte in segno d’accoglienza.
Eugène corse dal padre a raccontargli della signora; in breve tempo la voce della visione dei due bambini si diffuse per il piccolissimo villaggio e tutta la gente accorse al granaio. Presto si raggrupparono in quel posto circa sessanta persone. La maggior parte di essi non riuscivano a vedere l’apparizione; altri invece, privilegiati, la videro, tra queste due bambine (Jeanne-Marie Lebossé di nove anni e Françoise Richer di undici anni). Solo questi quattro veggenti furono ritenuti ufficiali dalla commissione ecclesiastica, gli altri furono giudicati troppo piccoli di età.
Un ovale blu con quattro candele spente apparve attorno alla bellissima Signora; inoltre una piccola croce rossa divenne visibile sul suo abito, in posizione corrispondente al cuore. In quel momento la bellissima Signora si fece triste. La folla intanto cominciava a discutere su ciò che stava accadendo e il subbuglio cresceva. Giunsero anche il parroco e le suore che gestivano la parrocchia, che, senza giudicare o commentare, invitarono tutta la gente a pregare.
Suor Marie Edouarde iniziò la recita del Santo Rosario. Iniziato il rosario la Signora riprese a sorridere ed appena la preghiera si fece più fervida lei cominciò a crescere di dimensioni; anche l’ovale che la circondava crebbe e le stelle aumentarono di numero. Finito il rosario la folla intonò il Magnificat; allora una grande banda bianca si srotolò ai piedi della Signora e lettera dopo lettera comparvero in sovraimpressione le parole
“MA PREGATE MIEI BAMBINI”.
Su invito del parroco tutti cominciarono a cantare le litanie della Madonna e apparvero le parole:
“DIO VI RISPONDERA’ PRESTISSIMO”.
Tutte queste parole erano sulla medesima riga. Finite le litanie si intonò l’Inviolata e all’invocazione “O Mater alma Christi carissima” due parole apparvero all’inizio della seconda riga: “MIO FIGLIO”. Dopo la folla intonò la Salve Regina e il messaggio scritto si concluse con le parole:
“PERMETTE CHE IL SUO CUORE SI FACCIA TOCCARE”.
Infine la folla rimase in preghiera silenziosamente. Ormai tutti, dalle parole “MIO FIGLIO”, ritenevano che la bellissima Signora, che continuava a sorridere, fosse la Vergine Maria.
Allora il popolo cominciò a cantare l’inno Madre della Speranza, che recitava:
“Madre della Speranza, il cui nome è così dolce, proteggi la nostra terra di Francia. Prega, prega per noi”.
La Vergine intanto alzava le sue mani al livello delle spalle e muoveva le sue dita al ritmo dell’inno, quasi come se stesse pizzicando un’invisibile arpa. La gioia dei bambini esplose, facendoli esclamare più e più volte: “O com’è bella!”. Maria nel frattempo sorrideva. Dopo fu come se un rullo cancellasse le parole impresse sulla banda bianca, facendo sparire il messaggio e lasciando il posto a uno sfondo del colore del cielo. Allora i bambini intonarono un altro inno, quello che avevano cantato a scuola quel pomeriggio; il viso di Maria mostrava in quel momento grande tristezza. Sembrava come se la Vergine parlasse, ma la sua voce non era ascoltata, le sue labbra tremavano.
Alle parole dell’inno: “o mio buon Gesù, è giunto il tempo di perdonare i nostri cuori pentiti. Noi non offenderemo mai più la tua suprema bontà, o buon Gesù” una croce rossa con in cima scritto “Gesù Cristo” su un cartiglio bianco apparve dinanzi alla Vergine. La croce portava Cristo dello stesso colore. Al canto del Parce Domine la Vergine prese la croce in entrambe le mani e la inclinò verso i bambini, che riferirono alla folla che Maria stava tornando nuovamente triste. Allora una piccola stella accese le quattro candele nell’ovale, proprio come faceva il parroco all’altare della Vergine Maria nella chiesa parrocchiale. La folla continuò a pregare in silenzio e la stella si posizionò al di sopra del capo della Madonna.
Suor Marie Edouarde intonò l’inno Ave Maris Stella e il crocifisso rosso scomparve; apparve però una piccola croce bianca su ciascuna spalla della Madonna, che riprese a sorridere ai bambini. Il parroco invitò tutti i presenti a recitare insieme con lui le preghiere della sera e ognuno lì dove si trovava si inginocchiò. Dopo tutti cominciarono l’esame di coscienza e allora un velo bianco apparve dinanzi ai piedi della Vergine e pian piano, dispiegandosi dinanzi a lei a partire dai piedi sino alla corona, la fece scomparire dalla vista dei bambini. La visione si era definitivamente conclusa alle nove della sera. Tutti fecero allora ritorno alle loro case.
Frattanto, proprio tra le sei e le nove di sera, a Sannt-Brieuc, nella cappella di Nostra Signora della speranza, i fedeli di quella città facevano un voto alla Santa Vergine per la liberazione dall’invasione prussiana. Questo gli abitanti di Pontmain non lo sapevano. Nella stessa notte, tra il 17 e il 18 gennaio, le truppe prussiane presero la via del ritorno. Il 28 gennaio veniva, infine, firmato l’armistizio. I devoti non mancarono di far osservare come la Santa Vergine mantenga sempre le sue promesse.
Come aveva previsto il pio parroco di Pontmain, illuminato da Maria, i trentotto abitanti di Pontmain andati in guerra fecero tutti ritorno. In questo casale si riversarono migliaia di pellegrini e tra gli altri, suor Leonia Pigeon, che appena si avviò verso la statua della Madonna, eretta in quel luogo, riacquistò l’uso delle corde vocali, perduto tempo prima, e poté cantare con gli altri pellegrini l’Ave Maris Stella.
Il vescovo competente fece esaminare a fondo tutto il caso e nel 1872 annunciò l’autenticità dell’evento miracoloso. Nel 1873 iniziarono i lavori per la costruzione di una basilica, che fu consacrata nel 1900. Oggi, la basilica di Pontmain non è solo meta dei pellegrini, ma è divenuta anche centro degli incontri mariano-ecumenici.
Centotrenta anni dopo Nostra Signora della Speranza di PontMain, torna a far parlare di se da un piccolo villaggio del Libano, Beshwat,dove c’è una piccola chiesetta in cui si venera proprio una statua della Madonna di Pontmain, portata un secolo prima da un padre gesuita. Da alcuni anni questo centro è diventato meta di numerosi pellegrinaggi dal momento che sono state attribuite alla Vergine di Pontmain una serie di prodigi e di guarigioni repentine e inspiegabili; il fatto curioso è che alcune tra queste guarigioni hanno riguardato fedeli islamici e persino Siham Dalloul, moglie di un ex ministro della Difesa libanese e musulmana, dice di aver avuto una visione. Numerosi quindi sono i musulmani che vi si recano (si deve considerare che l’Islam, considerando Gesù un profeta, rispetta Maria). Tratto da Tanogabo